Ultimi giorni

da Alessandro giovedì 26
Carissimi,
il mio soggiorno in Ruanda dura ancora solo poche ore. Parto sempre a malincuore: c’è così tanto da fare! Penso per esempio a quanto stiamo facendo per otto famiglie di sfollati: allevatori ruandesi che sono stati cacciati dalla Tanzania dove si erano rifugiati, arrivati nelle mille colline senza niente. L’anno scorso sono stati sistemati presso la fattoria dell’associazione delle vedove di Rutongo che avevamo sponsorizzato nel lontano 1998. Alla fattoria c’erano due locali per ospitare i pastori. Lo scorso anno abbiamo costruito per loro altri due locali. Siamo passati più volte a visitarli e abbiamo deciso di costruire due nuovi caseggiati, uno di due locali, l’altro di tre, per dare almeno uno spazio intimo ad ogni famiglia.
Arriviamo da loro verso mezzogiorno, vediamo la cucina (diroccata, bisognerà sistemarla: il preventivo è in allestimento) e il fornello è freddo. Chiediamo quante volte mangiano al giorno. “Quando va bene, una volta.” Dominique, il nostro volontario ruandese, ha portato un grande sacco di fagioli, un materasso per la più piccola, di appena qualche mese. Abbiamo dato i soldi per l’acquisto di mucche, galli e galline, grazie all’azione regali di Natale solidali . La tentazione di portare loro qualcosa in più è grande, ma dobbiamo sempre stare attenti a non confondere aiuti e “vizi”: il confine è così labile!
A Mpumuro, che non ha potuto terminare le scuole secondarie in Tanzania, abbiamo deciso di finanziargli una formazione a Kigali per aprirgli le porte del mondo del lavoro. Ai bambini che vanno alle elementari abbiamo fatto confezionare le uniformi. Sorridiamo perché non riusciamo mai a vedere tutti i componenti delle otto famiglie assieme: c’è sempre qualcuno che è al mercato, con le mucche, a messa…
Ci sono riconoscenti, questi sfollati!

Domenica 29
È il nostro turno di prepararci al rientro. In questi giorni abbiamo finalizzato gli aiuti a questi sfollati che ci hanno preso il cuore. Ieri siamo tornati da loro con sacchi di riso, olio e saponi del nostro saponifico. Galli e galline sono arrivati e sistemati provvisoriamente in attesa di un pollaio con recinzione: un inizio per loro di un progetto di sviluppo all’aiuto sostenibile.

Abbiamo scattato alcune foto:

La cucina attuale per 8 famiglie


Il pollaio provvisorio


La stalla con un caseggiato quasi ultimato


Bimbi sfollati a frequentare la scuola, conoscendo la loro situazione di estrema indigenza il governo da la possibilità di frequentare la scuola anche senza uniformi


Delle vedove per dare le loro uniformi. Hanno deciso loro stessi di frequentare le scuole del villaggio di Rutongo. Partono ancora al buio per salire alla scuola di Rutongo (oltre un’ora e mezza a piedi ovviamente), senza colazione, niente pranzo e se va bene la sera un po’ di cena… ci sarebbe una scuola più vicina dove vanno gli altri bimbi della loro comunità, ma loro stessi hanno deciso di salire la montagna perché dicono che le scuole di Rutongo sono migliori: incredibile e commovente, sono in mezzo al niente, pance vuote… e ci tengono così tanto alla loro scolarizzazione, in Tanzania a scuola probabilmente nemmeno ci andavano…




Distribuzione di capre ai più vulnerabili di Rutongo

Nella speranza che il vostro sostegno possa continuare, i nostri migliori saluti da kigali

gabriella e josianne

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