Progetto acqua per il ruanda

Cartina aggiornata il 30 dicembre 2016

A gennaio 2017 abbiamo stanziato per 3 nuove pompe: Mirama, Akayampe, Ndama2. Grazie al cambio favorevole e all’esenzione delle imposte d’importazione queste 3 pompe costano CHF 86.000.-

Totale per 52 pompe CHF 1.560.000.-

Tra il 2011 e aprile 2017 abbiamo ricevuto da Comuni, Cantone Ticino e
Ail CHF 163.199.- :

Personico CHF 150.-, Lenzerheide CHF 200.-, Lumino CHF 1.000.-, Stabio CHF 1.000.-, Cureggia chf 2.906.-, Manno chf 3.000.-, Lamone Cadempino CHF 4.163.-,                Muzzano CHF 4.200.-, Bioggio chf 6.730.-, Vezia CHF 12.250.-, Mendriso CHF 20.000.-, Locarno CHF 23.000.-, Canton Ticino CHF 36.000.-,  AIL CHF 48.600.-.


Insieme per la Pace è un’associazione fondata a Signôra, Valcolla nell’agosto del 1994, a seguito degli avvenimenti che sconvolsero il Ruanda.
Come visibile dagli statuti scopo dell’associazione é la promozione e lo svolgimento di attività ed opere di umana solidarietà e cultura, favorendo tra l’altro la promozione di raccolte di fondi da destinare alla concessione di aiuti morali e materiali alle persone bisognose.
I fondi raccolti in Ticino e nel resto della Svizzera sono gestiti dal comitato ticinese.
Presidente é Gabriella Caldelari. Il comitato é composto -oltre che dal presidente- da un vicepresidente e da otto membri.
I soci attuali sono oltre 300. Pagano una quota annua di fr. 50.-, il che permette all’associazione di far fronte alle spese di gestione locale.

L’associazione ha ottenuto il 10.12.1996 l’esonero fiscale.

Premettiamo che per i progetti che svolgiamo teniamo in massima considerazione l’AGENDA 21 DEL SUMMIT DELLA TERRA DI RIO DEL 1992 e sempre presente l’impatto sociale, culturale, economico e ecologico per uno sviluppo sostenibile, cercando di favorire al massimo lo spirito di eguaglianza e fratellanza universale, la lotta contro la povertà, l’aspetto sanitario, l’istruzione e la salvaguardia dell’ambiente.

L’ associazione è attiva in Ruanda, con molteplici attività concrete, già a partire dai terribili giorni del genocidio che sconvolse questo paese centroafricano nel 1994.
Sul sito HYPERLINK “http://www.insiemeperlapace.ch” www.insiemeperlapace.ch potete trovare informazioni che riguardano l’associazione, come: lo statuto, le attività svolte nel paese, i progetti in corso, fotografie, ecc …
L’associazione negli ultimi anni si è concentrata nella costruzione di numerosi acquedotti.
Dal 2011 stiamo cercando fondi per fornire pompe idrauliche ad energia solare, per uno sviluppo sosteniblie, che captano acqua potabile dale sorgenti del Nilo ad almeno 30 comunità della Savana, nella provincial dell’Est, distretto di Nyagatare dove vi sono molti rimpatriati, per lo più donne e bambini, cacciati dalla Tanzania.
Per queste persone procurarsi l’acqua risulta molto difficile nonché pericoloso.
L’acceso diretto alla acqua cambierebbe radicalmente la vita di queste persone.

PROGETTO POMPE IDRAULICHE

1 Contesto
Queste fasce di popolazione (figli e discendenti di persone che nel 1959 sono dovute scappare dagli eccidi in Ruanda) è composta in maggioranza da donne con bambini che vivevano in pace in Tanzania, erano integrate nel Paese e possedevano molti capi di bestiame essendo per la maggior parte allevatori. Improvvisamente, dal 2008, il presidente della Tanzania ha dato ordine tassativo che tutti i Ruandesi, anche se nati e cresciuti in esilio e parecchi ormai di nazionalità tanzaniana, debbano rientrare nel loro paese di provenienza: li ha cacciati e li sta cacciando tutt’ora. Questi profughi entrano in Ruanda a piedi, alcuni anche con segni di violenze, vengono derubati, spogliati di tutto e arrivano al confine senza assolutamente niente, alcuni stracci addosso ed è tutto.
Il Ruanda si è trovato e si trova tuttora così davanti ad una ennesima emergenza: oltre 50.000 persone da accogliere, nutrire, alloggiare, bambini da scolarizzare.
Le autorità hanno allestito in fretta diversi campi profughi per il censimento. Le persone vengono poi spostate in centri provvisori in attesa di trovare i fondi per costruire i nuovi villaggi di accoglienza.
Questi nuovi villaggi sono sparsi nella savana, nella Provincia dell’Est, distretto di Nyagatare. Per garantire ad ogni famiglia almeno un ettaro di terreno da coltivare, le parcelle a loro destinate vengono espropriate a chi possiede molta terra. In questi villaggi costruiti appositamente per loro si sta facendo il possibile per dare una dignità di vita a queste persone così duramente provate.
L’ offrire loro una pompa idraulica che possa captare acqua potabile rappresenta un primo importante e urgente intervento: ora l’’acqua è torbida,  viene presa dal fiume Akagera strapieno di coccodrilli, o, durante la stagione delle piogge, da pozze dove vanno ad abbeverarsi anche gli animali selvatici. Per attingere acqua gli abitanti prendono acqua piovana che viene raccolta in pozzanghere durante la stagione delle piogge, altrimenti devono percorrere chilometri e chilometri per attingere l’acqua nel fiume Akagera con rischio di essere divorate dai coccodrilli e di incontrare animali selvatici e pericolosi sul loro cammino.

2 Descrizione del progetto

Progetto
2.1 obiettivi del progetto
2.2 descrizione del progetto
2.3 indicatori di successo
2.4 risultati attuali
2.5 partenariato
2 Fasi di realizzazione del progetto
2.1 sopralluogo
2.2 studio fattibilità
2.3 progettazione e preventivo
2.4 autorizzazioni governative e comunali
2.5 inizio lavori

2.1 Obiettivi del progetto
Con la costruzione di queste pompe idrauliche saranno raggiunti i seguenti obiettivi:
portare l’acqua alle comunità della savana, nel distretto di Nyagatare una regione nella Provincia dell’ Est per favorire una popolazione al momento di circa 70000 persone;
ridurre le malattie epidemiche della popolazione;
ridurre le distanze percorse dalla popolazione per attingere l’acqua;
contribuire allo sviluppo socio-economico della regione;
favorire lo sviluppo rurale;
creare posti di lavoro.

2.2 Descrizione del progetto
Per dare il via a questo progetto si è preso contatto con le autorità locali: Miniloc, e Ministero Affari Sociali e con il parroco di Nyagatare abbé Patrik Ntirushwa per lo studio di fattibilità e perché garantiscano la sorveglianza e la manutenzione al fine di favorire un perfetto funzionamento, essendo l’acqua un patrimonio di bene comune.
Abbé Patrice e Emmanuel Munyampirwa hanno trovato la ditta ruandese LOGIC, vedi preventivi allegati, che eseguirà i lavori (trivellazioni, condutture, costruzione castelletto per la posa della cisterna, fontane; procurerà le pompe, i pannelli solari e si occuperà della messa in esercizio.
La popolazione interessata aiuterà con gli scavi. I lavori si svolgono sotto la supervisione di abbé Patrice e del rappresentante degli affari sociali.
Per l’acquisto delle pompe e dei pannelli solari si occupa la ditta LOGIC presente in Ruanda che acquista materiale di qualità in Belgio. Abbé Patrice si occupa di ottenere l’esonero fiscale del materiale importato.

2.3 Indicatori di successo
Gli obiettivi di successo sono ottimali: la popolazione è interessata a che l’acqua venga erogata, che la qualità di vita venga migliorata, che le condizioni igienico- sanitarie siano dignitose, che la massima fascia possibile di popolazione venga facilitata, senza dover percorrere a piedi lunghe ed estenuanti distanze, a volte sotto un sole cocente e che sempre più bambini e ragazzi possano frequentare la scuola.
Abbiamo a giugno 2014 già istallato 25 pompe idrauliche e tutte stanno funzionando molto bene.
Abbé Patrice lo conosco dal 1995 quando ancora non era consacrato, con lui collaboravo per aiutare i ragazzi di strada di Kigali. Ha in seguito lasciato il Ruanda per frequentare il seminario in Italia poi terminati gli studi è rientrato nel suo paese per aiutare e collaborare alla ricostruzione e per occuparsi dei più vulnerabili. La nostra presenza concreta nel distretto di Nyagatare è nata a seguito dell’emergenza “rifugiati”

2.4 Risultati attuali
L’esperienza fatta fino ad ora in Ruanda con altri progetti sviluppati sul territorio, anche acquedotti, negli ultimi 20 anni ci ha insegnato che per la loro progettazione debbono essere coinvolte le autorità locali e governative, mentre l’organizzazione e la gestione degli stessi devono essere eseguiti con i diretti beneficiari, soprattutto coinvolgendo le donne, i veri pilastri della società africana.

2.5 Partenariato
La popolazione stessa, il responsabile del settore di Nyagatare, il rappresentante die servizi sociali, abbé Patrice e Emmanuel Munyampirwa garantiscono la buona riuscita del progetto. La responsabilità, la contabilità e gestione dei fondi viene sostenuta dal signor Emmanuel Munyampirwa, volontario ruandese di Insieme per la pace.

3 Prospettive di continuità del progetto
Il progetto ha ottime possibilità di continuità nel tempo, essendo sia la popolazione sia le autorità consapevoli dell’importanza dell’acqua e bisognosi della stessa.
I rappresentanti del ministero degli affari sociali di Nyagatare con la supervisione di Abbé Patrice aiutano la popolazione beneficiaria ad organizzarsi. I nuclei familiari che beneficiano dell’impianto pagano CHF 0.40 ( quaranta centesimi) al mese, di cui la metà viene accantonata per la manutenzione ed eventuali riparazioni, l’altra metà serve a pagare 2 responsabili: uno per la pompa con fontana annessa, l’altro per la seconda fontana che viene costruita in un altro punto del villaggio a circa 1 km e mezzo dalla cisterna.
La comunità stessa nomina i 2 responsabili.
L’acqua viene pompata nelle cisterne dai pannelli solari quindi non vi è alcuna spesa di carburante od elettricità quindi sarà gratuita, a parte la minima partecipazione dl 40 centesimi al mese delle famiglie beneficiarie.
La ditta che esegue i lavori è ruandese, in caso guasti e riparazioni è presente sul territorio.

4 Fasi di realizzazione del progetto

4.1 Sopralluogo
Sopralluogo sul posto effettuato da parte di Gabriella Caldelari nel mese di febbraio 2011 accompagnata da abbé Patrice e da Emmanuel Munyampirwa.
Febbraio 2011: durante questa missione sono stati presi i contatti con le autorità locali, le autorità governative ( ministero degli affari sociali) e la popolazione residente in quel periodo.
Si è cercato un’impresa edile per lo studio del progetto e il relativo preventivo, vedi allegato.

4.2 Studio di fattibilità
Si è dovuto prevedere e studiare diverse possibilità per trovare una fonte d’acqua sicura, potabile.
E’ stata trovata la soluzione al mese di marzo 2011.
Dagli scavi in profondità per questa nuova adduzione d’acqua, la prima sorgente è stata trovata a 80 metri di profondità, nelle sorgenti del Nilo. Questa è la regione dei Grandi Laghi ricca d’acqua nel sottosuolo.

4.3 Progettazione
I lavori di progettazione sono eseguiti dall’impresa Ruandese Logic, vedi preventivo allegato, come pure la popolazione della regione per il lavori di scavo per le condutture.
La popolazione della regione, nel limite del possibile, interverrà con lavoro di volontariato come contributo attivo e concreto nell’esecuzione dei lavori.
Accanto ad ogni pompa idraulica viene sistemata una cisterna in plastica sollevata su un basamento di ferro in modo che gli animali selvatici non possano rovinarla. Ogni impianto comprende 2 o 3 fontane sparse nelle vicinanze. Ogni fontana è dotata di 2 rubinetti. Le persone beneficiarie sono circa 3000 per villaggio.

4.4 Autorizzazioni comunali e governative
Le autorizzazioni sono state consegnate a marzo 2011 dal responsabile del comune di Nyagatare che collabora con i rappresentanti del ministero degli affari sociali e col nostro volontario abbé Patrice.

4.5 Inizio lavori
L’inizio dei lavori è datato aprile 2011.
A dicembre 2013 22 pompe erano già funzionanti.
A gennaio 2014 abbiamo stanziato fondi per altri 4 impianti ma i villaggi in lista d’attesa sono ancora numerosi e continuano ad aumentare, per il continuo flusso di rimpatriati.
I prossimi 5 villaggi: RWABIHARAMBA, MUSENYI, NYAGASHANGA, KAYANGE, RUKOMO, tutti nella provincia dell’Est, distratto di Nyagatare.

BUDGET PER OGNI COMUNITÀ CHF 35.000.-

Per l’associazione, G. Cadelari