… ormai siamo abituati: ad ogni rientro da viaggi più o meno impegnativi su strade sia sterrate sia asfaltate, ci ritroviamo assai stanchi, accaldati e impolverati di quella polvere rossa che è la costante delle strade africane.
Il viaggio di oggi aveva come obiettivo principale quello di recuperare contatti con un ragazzo reduce da un campo profughi, a cui consegnare il sostegno che da ormai 18 anni riceve regolarmente e annualmente. Nella stessa regione vulcanica a nord del paese vi è anche un atelier gestito da vedove dove solitamente acquistiamo materiale che poi rivendiamo ai nostri mercatini in Svizzera.
Seguendo delle indicazioni un po’ approssimative ricevute negli ultimi giorni, partiamo alle prime luci del mattino in direzione del confine con la nuova Repubblica Democratica del Congo. Percorriamo nel nostro viaggio una strada tutta salita e tutta curve ed arriviamo a oltre 2400 metri d’altezza in un paesaggio idilliaco con montagne completamente terrazzate e coltivate a mais, patate e piretro e tra vallate coltivate a thè. Finalmente arriviamo in un villaggio di montagna dove chiedendo ad alcune persone del posto ci viene data indicazione di una nuova struttura scolastica dove probabilmente il nostro ragazzo sta seguendo le sue lezioni. Fortunatamente arriviamo durante la pausa scolastica e il ragazzo ci riconosce immediatamente.
La scuola si trova proprio sulla strada che porta a Mudende e quindi continuiamo fino alla tenuta di Rosamund Carr della cui vita si può trovare una breve descrizione nel sito di Insieme per la Pace (Rosamond Halsey Carr) e ci soffermiamo sulla sua tomba.
Ripartiamo quindi alla volta di Gisenyi, facciamo gli acquisti e ci rechiamo al confine col Congo. Non notiamo nessun segno di inquietudine, gente tranquilla in coda per le pratiche doganali, pochi militari, nessun posto di blocco, insomma una situazione normale.
Ritornando verso Kigali sulla strada principale purtroppo ancora un grande campo profughi dove da 2 mesi sono alloggiate in condizioni davvero difficili tante persone provenienti dal Congo…
Qualche chilometro dopo il campo incrociamo una mandria di mucche donate dal governo ai poveri della regione. La cosa curiosa è che la distribuzione viene effettuata sulla base di una specie di lotteria alla quale partecipano i beneficiari scelti tra i più poveri dalla popolazione stessa.
Un caro saluto Gabriella, Josianne, Irene, Paolo