Buongiorno a tutti,
l’altro Ieri su 20 minuti vi é un’indagine sulle varie ONG operanti in Ticino, Insieme per la Pace figura al primo posto per le spese amministrative/viaggi/ecc. (2.9% di tutti gli introiti)
www.tio.ch/News/Ticino/Attualita/1065450/Inchiesta-sul-no-profit-ecco-dove-finiscono-le-donazioni/
Vorrei precisare che quel 2,9 per cento di spese è interamente coperto dalle entrate delle tasse sociali perché il 100 per cento delle entrate di beneficenza arriva sul territorio, senza alcuna deduzione.
E noi rieccoci in Ruanda. A gennaio Josianne da diversi anni mi accompagna, vi resteremo solo 3 settimane che quindi saranno giornate molto intense, da subito.
Prima della partenza a metà novembre 2015 con Priska e Lily eravamo salite a Rutongo per una riunione con le vedove e per fare gli ultimi acquisti per i mercatini di Natale. Davanti alla panetteria 3 anziani con alcuni bimbi ci aspettavano, anche loro scacciati dalla Tanzania, spogliati di tutti i loro averi. Purtroppo i fondi a disposizione per gli aiuti erano terminati e a parte alcuni sacchetti di pane abbiamo potuto far ben poco per loro, per non dire nulla.
Ricordo che ero partita con l’amaro nel cuore e spesso in Ticino ho pensato a loro dicendomi che al mio rientro avrebbero avuto la priorità assoluta e allora, malgrado la stanchezza del viaggio ( partite da Lugano alle 03.45 e arrivate a Kigali verso le 23.00) già ieri abbiamo dato a Constance l’appuntamento a metà strada per andare alla fattoria che una quindicina di anni fa avevamo organizzato per l’associazione delle vedove di Rutongo.
Sei “famiglie” di questi sfollati sono state accolte in questa struttura non concepita per ospitare una ventina di persone. Come e dove alloggiano? nella casa del pastore ben 4 famiglie, in un casolare di giunchi ricoperto di paglia col tetto di lamiera altre 2 famiglie che condividono uno spazio di circa 5 metri per 3, ossia una coppia coi loro 3 figli e una giovane mamma che vagabondava da sola e soccorsa durante l’esodo dalla famiglia ospitante: nel pigia pigia della fuga il marito le è stato ucciso, come pure spersi o uccisi altri familiari di questi superstiti che sono convinti di essere scappati e scampati da una cruente guerra, ma nessuna guerra in Tanzania… solo una decisione del governo tanzaniano.
Il primo appuntamento è per domani al centro delle vedove su a Rutongo, per loro due ora di salita a piedi per noi mezz’ora d’auto su piste sterrate.
Verranno coi bimbi in età scolare a prendere le misure per le uniformi e il materiale necessario per la loro scuola, ciabattine comprese.
Il prossimo sarà al mercato del bestiame martedì prossimo dove ognuna di queste famiglie riceverà una mucca di razza incrociata.
La buona notizia della mucca li ha lasciati proprio allibiti, non speravano tanto, proprio loro che in Tanzania vivevano una vita agiata con centinaia con mandrie numerose essendo la loro cultura basata sull’allevamento e la loro dieta sul latte e sui suoi derivati.
Chissà se domani o martedì riusciremo a strappargli un sorriso? ieri tutti erano moto tristi e alla nostra partenza uno del gruppo ci ha seguiti per chiederci FRW 1000.- ( CHF 1.35.-) per acquistare due pezzi di sapone, dicendo non vorremmo presentarci così sporchi.
Parte del gruppo davanti al casolare.
La danza dell’anziano “invaso dalla gioia” per la notizia della mucche in arrivo.
Alla prossima e cari saluti, gabriella e josianne