Rwanda

Carissimi,

da giovedì sera eccomi in Ruanda, questa volta accompagnata da Rosie, Oriano e Waldo.

Dopo aver passato la prima giornata in città a cambiar soldi, a organizzare la visita ai gorilla per Oriano e i miei cugini che arriveranno domani sera, a fare piccoli e grandi acquisti anche per i mercatini del Natale che si avvicina velocemente, la visita ai nostri ragazzi del foyer qui in città, abbiamo subito fatto il primo bagno di folla sabato, per la festa della dotazione della figlia di Constance la presidente dell’associazione di vedove di Rutongo, nella mattinata e il matrimonio al pomeriggio con la festa finale all’imbrunire.

La dotazione qui è una festa molto importante, le famiglie degli sposi si incontrano per la prima volta e secondo la tradizione viene data alla mamma della sposa la mucca ma la mamma deve offrire il pranzo a tutti gli invitati e gli infiltrati… è un’occasione per mangiare carne, cosa molto rara…

Arriviamo a Rutongo sabato mattina alle 9.00 a casa di Constance dove si svolge la dotazione, nel giardino 3 grandi gazebo: uno per i futuri sposi, uno per la famiglia della ragazza e in faccia a questo il gazebo per la famiglia e amici dello sposo. Rosie ed io non abbiamo potuto rifiutare di indossare gli abiti tradizionali. La festa inizia con i responsabili delle 2 famiglie che si punzecchiano e fanno battute a quanto pare molto spiritose, un sacco di risate ma poveri noi 4 bianchi che non capiamo un bel niente, solo molte risate… qualche traduzione… ma assistiamo curiose alla reazione di Oriano e Waldo che con tanto ben di Dio sono ammagliati dalle molte bellissime ragazze ruandesi…

Questa dotazione è iniziata così:
il responsabile della famiglia di Claudine inizia a chiedere ai rappresentanti della famiglia di Jean Pierre cosa sono venuti a fare qui a Rutongo, su questa montagna a 2000 metri… , noi siamo qui a festeggiare il compleanno di umukecuru ( sarei io che ho compiuto gli anni alla fine d’agosto), siamo qui a fare una festa di famiglia e voi venite a disturbarci? come osate? mi chiamano e davanti a tutti ( oltre 700 persone) mi cantano tanti auguri, mi regalano una bottiglia di vino di fragole rigorosamente senza alcool, (umukecuru significa la saggia, l’anziana…);

da qui continuano le battute e iniziano le richieste: abbiamo saputo che state festeggiando ma sappiamo anche che nella vostra famiglia c’è tanto amore, spirito di accoglienza e di condivisione così vogliamo unirci a voi anche perché sappiamo che qui c’è una ragazza molto carina e di cuore, siamo interessati a lei perché il nostro Jean Pierre, un ragazzo serio e ben educato si è innamorato e lo vorremmo vedere felice… abbiamo portato anche le mucche che stanno risalendo la montagna per dimostrarvi che siamo veramente interessati… le nostre mucche fanno un buon latte e Jean Pierre è cresciuto bene e forte… ed entrano in scena i pastori nei loro abiti tradizionali cantano e danzano poemi dedicati alle mucche.

Le battute e le frecciate continuano per una buona oretta fin che i tam tam iniziano ad essere battuti per far uscire Claudine da casa… ed eccola che esce, bellissima, emozionatissima, in lacrime.

Per farla breve Claudine ha pianto tutto il tempo, è duro per lei abbandonare la mamma vedova e lasciare il nido che l’ha protetta per tanti anni.

Ma non ha pianto solo durante la dotazione, anche in chiesa nel suo bellissimo abito bianco era in lacrime, quando è uscita dalla chiesa, durante le fotografie di rito, durante la récéption offerta dalla famiglia dal marito in un posto incantevole, durante i canti e le danze, al taglio della torta. Una faccia da funerale… e il marito poverino che non sapeva più che fare per farla sorridere, gli asciugava le lacrime, cercava di abbracciarla e di consolarla ma niente da fare, sono un accenno di sorriso quando incrociava i miei occhi.

Sinceramente ero preoccupata e ho chiesto a Constance se l’hanno costretta a sposarsi, se il matrimonio era combinato ma la mamma mi ha assicurata che nessuna pressione è stata fatta sulla figlia, da anni Jean Pierre amava la ragazza, già dai tempi dell’università quando si incrociavano tutti i giorni e si davano un’occhiata di sfuggita.

Mi ha detto anche che sua figlia è una ragazza dei tempi antichi, un’anima vecchia tutta casa, scuola, lavoro, una ragazza molto seria e che sicuramente aveva anche paura per la prima notte di nozze.
Abbiamo lasciato la festa quando ormai era buio e salutato una Claudine sconvolta con un marito sul traumatizzato.

Ieri l’incontro annuale con gli studenti che i loro padrini hanno deciso di sostenere all’università, un pomeriggio intenso e proficuo, oggi salita a Rutongo per visitare i progetti e inizio delle nostre attività…

Vi terremo informati,

cari saluti gabriella

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