Riepilogo

Carissimi,
domani sera rientreremo in Ticino, ancora giusto il tempo per finalizzare alcuni dettagli e acquistare 2 caprette che Isabella nel giorno odierno della sua cresima, vuole donare alla sua “famigliola ruandese” rinunciando a suoi regali.

Oggi è una giornata senza elettricità, importanti lavori di manutenzione e ristrutturazione sono in programma: presto oltre all’energia idroelettrica il Ruanda sarà servito da centrali a gas che verrà estratto dal lago Kivu.
Per noi è una giornata di revisione, una retrospettiva sul nostro mese di permanenza, sperando di non aver dimenticato niente.

Grazie ad alcune fondazioni e ad amici che ci sostengono abbiamo organizzato:

– la lista delle persone che mensilmente ricevono medicamenti aggiornata ad ottobre 2014;

– la generosa e inaspettata offerta a sostegno degli anziani di Rutongo è pianificata per tutto l’anno;

– per il nuovo progetto della piantagione di caffé avviato lo scorso anno, bisogna aver pazienza: le piantine sono in crescita e nell’attesa dei primi proventi del prossimo anno, alle 100 vedove iscritte, che settimanalmente danno una giornata di volontariato alla coltivazione, viene pagata la cassa malati e un sostegno mensile per chi ha bimbi gravemente denutriti o malnutriti, grazie allo stesso amico e sostenitore quest’anno è stata acquistata una nuova parcella per un seconda piantagione in modo che il gruppo possa essere diviso e aver così ad ogni fine anno beneficiare di un introito maggiore;

– per i Batwa (pigmei) sia a quelli della savana col loro nuovo progetto “poterie” ormai ben avviato sia a quelli di Rutongo ai quali paghiamo la cassa malati ogni anno abbiamo stanziato fondi per un nuovo progetto comunitario di allevamento galline;

– le due fattorie, quella a disposizione delle vedove di Rutongo e la nostra di reinserimento e formazione per ex ragazzi di strada funzionano autonomamente e la vendita del latte e delle uova non incontra problemi;

– le pompe idrauliche per i nuovi villaggi della savana che accolgono e accoglieranno (diversi sono in costruzione) i profughi della Tanzania (ancora ieri si sono contati oltre 14000 arrivi… di gente spogliata di tutto) funzionano bene e altre 4 sono in costruzione;

– in un mese abbiamo anche acquistato e distribuito 3 mucche, una ventina di galline, un centinaio di capre, latte, riso e lamiere per i rifugiati;

– altri piccoli aiuti di emergenza.

Sicuramente il lavoro più impegnativo è stato l’invio a tutti i “genitori” del nostro progetto di sostegno a distanza, di circa 700 lettere con le foto e alcune informazioni, un lavoro di estrema pazienza, è dell’altro ieri l’ultimo invio!

DSCN0237

eccoci la lavoro, francobolli, timbri, schede, buste, foto, indirizzi…

Con Josianne ci siamo chieste quale è stato il momento di maggior gioia e soddisfazione per noi, per ambedue è stato l’incontro che ogni due anni facciamo con gli anziani nella casa tradizionale di Rutongo.

Poverini, una faticaccia per loro raggiungerci, eppure pochissimi perché ammalati sono mancati alla riunione, tra l’altro ci avevano fatto pervenire una richiesta specifica, l’aumento della “pensione”.

progetto-anziani-8  Ognuno/a col proprio bastone

DSCN0479  Xaverina 90 anni

Al nostro elenco di 94 anziani (età varia tra i 75 e gli oltre 100 anni), se ne sono presentati altri 7. Ciò che ci ha stupite è stata la loro vivacità, la loro presenza mentale, alla nostra richiesta : – chi riceve già la pensione?-
un sollevamento immediato di mani, – chi non la riceve?- ed ecco che 7 braccia scheletriche si sollevano, sono le nuove 7 arrivate, nei loro occhi la speranza di essere incluse nella nostra lista.
Subito un pensiero ai nostri anziani alloggiati nella case di riposo in Ticino… sconvolgente la differenza, qui, queste persone che hanno tanto sofferto, parecchi tra loro con bisnipoti da allevare, sopravvissuti al genocidio e unici superstiti di famiglie numerose, sono ancora così partecipi alla Vita, nessuna carrozzella malgrado alcuni tra loro faticano moltissimo a camminare. Il segreto della loro lunga vita? mangiare ogni 2 o 3 giorni ( ora è il turno dei bimbi e dei ragazzi per nutrirsi, dicono), un po’ di idromele la sera con una fumatina di pipa, una vita senza sale, niente olio, cibo genuino e da giovani molto latte e latte cagliato (inshushu e ikivugudu).

Poiché quest’anno ricorre il ventesimo anniversario del genocidio abbiamo deciso di commemorare le centinaia di migliaia di vittime innocenti e siamo andate a Mulindi, l’ex quartiere generale dell’FPR, dove era iniziato il mio viaggio nell’inferno e dove 20 anni fa ho incontrato la mia amica Imaculée che anche allora ci aveva accompagnate

DSCN0526  Eccoci coi nostri sconvolgenti ricordi…

Cari saluti gabriella

Questa voce è stata pubblicata in News. Contrassegna il permalink.