Carissimi,
e ancora siamo a Kigali, Josianne ed io, a spedirvi le foto dei ragazzi che generosamente sostenete. I “padrinati” individuali stanno diminuendo di anno in anno perché man mano che i ragazzi terminano il liceo, per chi continua a sostenerci nel progetto, si passa ad aiuti collettivi: i bimbi orfani sono sempre numerosi e sarebbe difficile accontentare tutti. Gli aiuti collettivi servono ad alleviare soprattutto gli anziani che hanno bimbi a carico per la loro scolarizzazione, per aiuti di emergenza e dove è possibile cerchiamo di distribuire loro anche un animale.
Dal 2011 siamo impegnati attivamente nei nuovi villaggi della savana, che spuntano come funghi, portando un primo aiuto basilare: acqua potabile. Il sottosuolo ruandese è ricco di acqua ma la popolazione in maggioranza non ne ha accesso. Col nostro progetto, grazie impianti rispettosi dell’ambiente, captiamo acqua potabile dalle sorgenti del Nilo a circa 100/150 metri di profondità. Trovata l’acqua viene inserita una pompa protetta da un contenitore in alluminio (in modo che non necessita poi di manutenzione per pulizie varie), che porta l’acqua a una cisterna collocata su un castelletto di ferro, poi da lì per caduta libera va alle fontane. Le pompe sono fisse ad energia diretta e quindi non necessitano di batterie per accumulare energia, la manutenzione è semplice, i pannelli fotovoltaici non generano inquinamento acustico e non emettono gas serra nell’ambiente.
Ad inizio di questo 2017 in 45 nuovi villaggi le pompe sono funzionanti. Le famiglie dei vari villaggi fanno il possibile per pagare FRW 500.-, l’equivalente di CHF 0.55 al mese, per in parte stipendiare il responsabile di ogni pompa e un’altra parte è accantonata per eventuali riparazioni future, per il resto l’acqua è gratuita e può venir prelevata in due fasce orarie: dal mattino presto fin verso le 10.30, poi al pomeriggio dalle 14.30 fino in serata, questo per dare alcune ora di riposo al responsabile di ogni impianto e per permettere alla cisterna di riempirsi. Ogni impianto è gestito da un comitato locale scelto dalla gente del villaggio stesso, con la supervisione delle autorità governative e da un ingegnere che visita regolarmente le pompe assicurandosi che il tutto venga gestito nel migliore dei modi.
Con cari saluti dal Paese delle Mille Colline
gabriella, josianne e alessandro
Ecco i bimbi che ricevono gli aiuti collettivi