Ieri domenica 14 aprile a Tradate è stato inaugurato un campo giochi in memoria del genocidio del Ruanda.
Una cerimonia semplice ma toccante, con presente anche il vice ministro italiano dello Sviluppo Economico, l’Ambasciatore ruandese a Parigi, le autorità comunali, gli alpini, i bersaglieri, altri ruandesi rappresentanti l’associazione Nshuti e la Diaspora, e numerose persone di Tradate.
Un minuto di silenzio in memoria dei morti e diversi i discorsi; a mia insaputa è toccato pure a me ma ripensando ai terribili giorni passati nel Paese durante il genocidio non mi è stato difficile: ho voluto sottolineare in particolare l’importante progresso che ha fatto il Ruanda soprattutto nell’impegno per portarle la pace, la riconciliazione e il perdono, passando attraverso la giustizia, con la creazione di processi popolari per affiancare la magistratura ordinaria.

