Buongiorno a tutti,
tra pochi giorni il rientro. Siamo particolarmente gratificate perché il nostro progetto di acqua potabile con pompe idrauliche ad energia solare nella savana del Ruanda verrà esposto al Forum Economico Mondiale di Davos. Abbé Patrice, nostro volontario e referente per questo importante progetto, lo presenterà oggi 23 gennaio.
Durante il nostro soggiorno abbiamo lavorato molto per controllare e accertare che la destinazione degli aiuti che voi generosamente elargite arrivino dove concordato, per spedire foto dei loro assistiti ai padrini, abbiamo girato nella savana per visitare diverse pompe idrauliche e distribuito galli e galli agli abitanti del villaggio di Rabiharamba.
Abbiamo avuto anche l’occasione di incontrare diverse autorità per pianificare i nostri interventi: ci hanno ringraziato per i nostri sostanziosi aiuti e da parte nostra abbiamo espresso riconoscenza per la loro disponibilità e competenza. Ci hanno assicurato che seguiranno da vicino quanto pianificato e fatto sapere che l’associazione delle vedove Dushigyikirane a Rutongo, che da anni sosteniamo, è stata complimentata per il loro operato e presa da modello per le altre numerose associazioni presenti nel Paese.
Per noi, ad ogni arrivo a Kigali, si scopre sempre qualcosa di nuovo: questa volta a suscitare il nostro interesse sono i parcheggi. Allora si va in città e si posteggia, se lo si trova. Al posto di un metallico e freddo parchimetro un bel sorriso… sono circa 500 i giovani che muniti di telefonino si avvicinano per il pagamento del posteggio, l’equivalente di circa cts 8 all’ora (ma si può pagare anche per due o tre ore a seconda del bisogno). La novità è che vien preso il numero della targa e inserito nel telefonino. Questo pagamento vale per tutti i parcheggi della città, nel senso che ti puoi spostare entro l’ora o più, senza alcuna spesa supplementare. Anche qui girano i furbetti che non pagano, e allora il loro numero di targa viene trasmesso alla polizia che provvede ad inoltrare la multa.
Troviamo questo sistema molto ben studiato e interessante perché oltre ad offrire centinaia di posti di lavoro ai giovani in città, nessun pezzettino di carta viene sprecato, questo anche per protezione dell’ambiente.
Cari saluti gabriella e josianne