Carissimi,
il pomeriggio di ieri, domenica 23 ottobre, insieme a tante Imaculée, la signora che ci aveva accompagnato nel 1994 attraverso il Rwanda in piena guerra e genocidio, abbiamo incontrato diversi ex bambini (ormai cresciuti ed alcuni già sposati con figli), che avevamo evacuato in Italia per essere curati dalle orribili ferite dei taglienti macete e portarli via dalla guerra. Alcuni tra loro ne portano ancora segni evidenti: cicatrici, mani amputate, stampelle.
La gioia e l’emozione è stata intensa, tutti ancora parlano italiano e con piacere abbiamo saputo che hanno fondato l’associazione FAMIGLIA FANFANI, in onore a Mariapia. Scopo dell’associazione è la gratitudine di essere ancora in vita e la solidarietà, per aiutarsi tra di loro, perché quasi tutti, al loro rientro in patria, hanno ritrovato famiglie devastate, genitori trucidati, fratellini e nipotini da allevare e scolarizzare.
Ci siamo presentati, abbiamo parlato dei nostri ricordi e guardato insieme il filmato AVEVANO LA MORTE NEGLI OCCHI, una mia testimonianza su quella terribile esperienza della cruenta primavera del 1994, dove in tre mesi sono state massacrate oltre 1.000.000 di persone la cui loro colpa era unicamente di appartenere all’etnia Watussi.
Con piacere abbiamo ritrovato nella famiglia Fanfani dei veri Rwandesi, Tutzi e Hutu insieme.
Cari saluti gabriella