Al Cinestar è stato presentato RWANDA, DIO E’ QUI
Grazie di cuore ad Amnesty sezione Ticino e a Marco Cortesi di www.luganophotodays.ch per aver organizzato la serata e per aver coinvolto la nostra associazione.
Ottanta minuti struggenti ed emozionanti che mi hanno inchiodata su una poltroncina della sala 2, tra lacrime e ricordi, una immersione nel passato con l’eco della micidiale radio milles collines che ha imperversato durante tutto il genocidio del Ruanda; a fine maggio 1994 la sede della radio a Kigali era ormai fuori uso ma le emissioni continuavano da un’ apposizione mobile e l’invito alla violenza, all’ “uccidete tutti gli scarafaggi, se non avete i machete prendete martelli, chiodi e quant’altro serva per lo scopo, dobbiamo annientarli tutti, uccidete anche i loro bambini…” era presente e pressante.
Lo spettacolo mi ha riportato sulle strade polverose percorse nel buio, a fari spenti per non essere avvistati, al pungente odore dei morti, a quello acre del sangue fresco, ai lamenti strazianti, ai troppi cadaveri, ai troppi bambini feriti nel corpo e straziati nell’anima, alle troppo numerose fosse comuni: oltre un milione di morti in soli tre mesi, un record assoluto nella storia della nostra umanità.
Avrei ancora avuto molto altro da dire durante la mia testimonianza a fine della recita, ma la concretezza e l’essenzialità dello spettacolo mi hanno zittita.
Bravissimi e coinvolgenti Mara Moschini e Marco Cortesi, due giovani sensibili ai problemi dei diritti umani del nostro pianeta, che hanno presentato e documentato in modo essenziale, pulito e semplice il terribile genocidio che ha sconvolto il Ruanda e l’Africa ma purtroppo lasciato indifferente troppo nostre coscienze.
La scenografia? Niente, un palco, alcuni fari, 2 microfoni ed è tutto. La nostra immaginazione non ha dovuto sforzarsi per ricreare le scene: l’intensità e la bellezza di Mara e di Marco è stata sufficiente e determinante, niente da aggiungere se non ancora un grande grazie di cuore e la speranza, anzi la certezza, che alcuni semi per un mondo migliore possano germogliare e arrivare a maturazione.
Mercoledì di nuovo in Ruanda, speriamo di avere l’occasione di inviarvi nostre notizie.
Cari saluti gabriella