Stefania

DIARIO DEL PAESE DELLE MILLE COLLINE ED EMOZIONI

Siamo partite da Lugano alle 4:15 di notte per andare all’aeroporto di Linate e, dopo un lungo viaggio (Linate-Bruxelles, Bruxelles- Kigali, con scalo a Entebbe), siamo atterrate a Kigali verso le 22, dove Dominique è venuto gentilmente a prenderci per portarci a casa.

MERCOLEDÌ 13:
Dopo aver incontrato Costance ci siamo recati da sette famiglie che son state scacciate dalla Tanzania. Alcuni membri di esse sono stati uccisi mentre cercavano di difendere la propria casa e le proprie mucche. Vivono in gran povertà, sono circa una trentina e dormono in due baracche. L’associazione donerà una mucca a famiglia: quando hanno sentito la bella notizia un vecchio signore si è esibito in un balletto di gioia e ha cantato! Oltre a ciò li abbiamo detto di salire a Rutongo venerdì in modo da poter prendere le misure dei bambini per donare le uniformi scolastiche e li abbiamo dato 1`000frw per comprare del sapone.
Andando a Rutongo abbiamo incontrato per caso lo zio di Manishimwe e gli abbiamo dato 15`000frw per poter andare a cercare nella savana sua nipote che studia medicina in Uganda e non è potuta tornare a casa per Natale per mancanza di mezzi.
Siamo poi andati a Rutongo, dove abbiamo fatto visita al foyer, dove abbiamo pagato a Maman la fattura dell`acqua (40`000frw) e avvisato le sarte.
Io sono rimasta a dormire a Rutongo, nel foyer di Maman, mentre Gabriella e Josianne sono tornate a casa. Dopo cena tutta la famiglia è rimasta attorno al tavolo per giocare a Ligretto: è stato bellissimo stare lì a guardare i bambini giocare allegramente.

GIOVEDÌ 14:
Al mattino mi sono svegliata dal forte rumore della pioggia e dalle risate dei bambini che giocavano correndo per casa. Poi abbiamo fatto colazione tutti assieme, con del pane e la loro bevanda-pappetta energetica: è stato un risveglio semplice e genuino, incredibile!
Mentre ero a Rutongo, Gabriella e Josianne erano a casa a lavorare sulle schede di Hilarie e hanno comprato dei francobolli per spedire le lettere con le fotografie (76`000frw). Maman e i ragazzi/bambini che sono nel foyer sono carinissimi e gentili! Dopo pranzo Faustin mi ha gentilmente insegnato alcune parole in Kinyaruanda scrivendomele su un foglio con le traduzioni in inglese.

VENERDÌ 15:
Gabriella e Josianne mi hanno raggiunta a Rutongo per incontrare gli sfollati della Tanzania. Nell’attesa abbiamo comprato delle ceste fatte a mano dalle vedove (115`000frw) e chiesto di fare dei sacchetti di stoffa ricamati per portarli in Svizzera.
Jean-Paul ha ricevuto i suoi 220`000frw e farà un regalo a Maman e al foyer, dove ha abitato per 12 anni, anche Dieudonné e Maramo hanno ricevuto 10`000frw dei padrinati.
Quando i rifugiati sono arrivati a Rutongo li abbiamo accolti nella casa tradizionale, visto che avevano fatto 4ore di marcia li abbiamo dato prima un pane a testa (2`500frw). La sarta del centro vedove ha dato le uniformi ai bambini (45`000frw), poi abbiamo regalato a ciascun adulto e ai bimbi che non hanno ricevuto l’uniforme perché non vanno a scuola dei vestiti. Abbiamo comprato anche delle ciabatte (30`000frw), dei quaderni (13`500frw) e donato delle borse per gli scolari. Un uomo era stato ferito alla testa da un toro e li abbiamo dato 5`000frw per curarsi, abbiamo anche dato alla Maman dei rifugiati 5`000frw per ripagare il debito che aveva con un vicino, che le li ha prestati per andare in ospedale perché si era ammalata di malaria.
La Maman del foyer conosceva alcuni dei rifugiati coi quali viveva nel campo profughi prima di venire a Rutongo: era commossa e felice.
Dopodiché abbiamo fatto una visita al foyer di Hilarie (ha ricevuto 100`000frw), che ospita 8 bambini e ragazzi; la casa necessita di alcuni ritocchi.
Poi siamo tornate tutte, me compresa, a casa.

SABATO 16:
Abbiamo preparato le mutande, i cappellini, delle scarpe per i bimbi piccoli e delle penne da dare ai rifugiati della Tanzania. Ci siamo fermati a comprare delle banane e del sapone (4`000frw) da portare. 
Una loro donna stava male e le abbiamo dato 2`000frw per farsi curare e 3`000 per comprare delle ciabatte a coloro che non erano saliti a Rutongo venerdì perché dovevano fare la guardia alle mucche, che appartengono al Centro Vedove, che per ripagarli del lavoro da loro un po’ di cibo. La Maman del foyer è venuta con il figlio Dieudonné a trovare la coppia anziana che conosceva ma è caduta e si è fatta male, quindi l’abbiamo portata al centro di sanità di Nyacyonga (1`400frw).
Siamo tornati al foyer di Hilarie a Remera per vedere un muro del giardino che è caduto durante la notte e abbiamo dato 10`000frw per una nuova mbabura (che serve per cucinare).
Tornando a casa abbiamo comprato per strada dei fiori da un uomo del quartiere per 5`000frw.
Nel tardo pomeriggio dobbiamo incontrare Jeannette, una giovane donna di 31 anni sopravvissuta al genocidio che ha visto uccidere la mamma e ha perso una mano, ma prima di recarci all’hotel Gorilla (luogo d’incontro) siamo passate in un negozietto a comprare del caffè ruandese. Camminando abbiamo visto delle stupende orchidee bianche e degli ibisco: magnifici!

DOMENICA 17:
Siamo partiti da casa per andare a prendere maman Teresa  per poi andare a trovare la sua famiglia per decidere se sua madre andrà a stare da lei a foyer di Rutongo. La sorella di Teresa, Elizabeth, è molto gentile e ha dei figli ben educati ed in gamba: la sua unica figlia femmina, Jessica, è all’ultimo anno di università di laboratorio di medicina e aiuta nei lavori di casa.
La grandmère è molto anziana, ha avuto 9 figli, 6 dei quali sono stati uccisi durante il genocidio assieme al marito; gli altri due figli si sono salvati perché erano rimasti in Tanzania, dove sono stati partoriti. 
Quando abbiamo proposto alla grandmère di andare a Rutongo, il nipote ha subito detto perché è molto legato a lei, e l’ha guardata con degli occhi pieni di amore: non ho mai visto uno sguardo simile, davvero, ne sono rimasta commossa.
I due figli maschi di Elizabeth, che hanno rispettivamente 10 e 16 anni, saliranno al foyer Rutongo assieme a maman Teresa per passare le vacanze, che termineranno il 2 febbraio. Per cui li abbiamo dato dei soldi per il trasporto e per ripagare le medicine che hanno dato a maman quando si era fatta male (12`500 frw).
Nel pomeriggio Gabi ed io abbiamo incontrato Costance e siamo andati dai rifugiati, per controllare i lavori che stanno facendo per la stalla delle mucche. Il capofamiglia aveva un forte mal di schiena quindi gli abbiamo dato 15`000frw per andare al centro sanitario.
Abbiamo dato a Costance i soldi per acquistare 7 mucche, una per ogni nucleo familiare (2mio540mila frw), 5`000frw per i loro nuovi orecchini d’identificazione e 5`000frw a lei per andare a comprare le mucche e poi tornare a casa.
I paesaggi ruandesi sono mozzafiato: verdi colline ben tenute e coltivate mischiate al rosso del terreno che odora di bruciato. Sarà difficile dimenticarsene.

LUNEDÌ 18:
Oggi siamo rimaste tutto il giorno a casa a lavorare sulle schede dei padrinati dell’associazione.. Il lavoro che c’è da fare è davvero molto!! Sono contenta di essere qui con loro per poterle aiutare tra tutte queste schede, foto, buste da timbrare e francobolli (ben 3 per busta) da attaccare; vorrei rendere un’idea di quanto lavoro c’è da fare ma è assai difficile. Gabriella e Josianne fanno tutto questo lavoro da anni e anni: complimenti, bravissime!
Nel pomeriggio Gabi ed io abbiamo fatto una pausa e siamo andate al negozietto per comprare delle uova: è sempre piacevole fare due passi e conversare.

MARTEDÌ 19:
Al mattino siamo andate a comprare altri francobolli (152`000frw) e poi siamo andate al foyer di Remera. Mentre Josianne, i ragazzi del foyer ed io incollavamo tutti i francobolli, Gabi e Dominique sono andati in banca. Abbiamo dato a Eva, la bambinaia del foyer, 5`000frw per andare a casa sua in vacanza assieme alla piccolina del foyer, Lucky.
Durante il pomeriggio abbiamo ancora lavorato e preparato le cose (mutande, vestiti, biancheria da letto, asciugamani, penne e matite) da portare al foyer di Rutongo.

MERCOLEDÌ 20:
Siamo partiti per le 8.30 per andare al centro delle vedove di Rutongo, dove abbiamo lavorato con Costance, sua figlia Clodine e Dafrose. Abbiamo chiarito dei dubbi su alcuni bambini (età, scuola/classe che frequentano, con chi abitano,…), dato dei soldi che i padrini e le madrine volevano dare ai ragazzi, fatto fare dei disegni e scrivere qualcosa, sempre per i padrinati. È arrivato il veterinario per le mucche dei rifugiati, che ha dato dei medicamenti preventivi (67`000frw) e ha confermato che erano in salute, a parte una che è già malata. Siamo poi scese al foyer, assieme a Costance e Jean-Paul, per mangiare assieme ai ragazzi. Abbiamo trovato una piacevolissima sorpresa: due cucciolini di caprette! Nel foyer ora c’è una cisterna d’acqua da 5’000L che è stata appena installata (1`180`000frw per la cisterna, 657`000frw per la posa e per degli altri lavori per il foyer).
Dopo pranzo abbiamo dato come dessert un buonissimo panettone portato da Josianne che i ragazzi hanno apprezzato molto. Abbiamo inoltre distribuito le cose che avevamo preparato la sera prima. Prima di partire abbiamo dato a Costance 100`000frw per comprare 20 galline per i rifugiati.
Quando siamo tornate a casa, nel pomeriggio, abbiamo ancora lavorato con le schede/buste.

GIOVEDÌ 21:
Siamo andati a comprare altri francobolli (152`000frw) e poi un salto in un atelier-negozio solamente per vedere se c’erano dei bauli di foglie di banano da portare in Svizzera. Tornati a casa si riprende il lavoro con le varie buste fino a tardo pomeriggio!

VENERDÌ 22:
Dopo aver incontrato Hilarie siamo andati alla fattoria per vedere come stava Bizimana (che aveva preso la malaria e gli abbiamo dato 5`000frw per comprare della frutta, che aiuta) e per vedere come vanno le cose. Le mucche erano al pascolo, quindi abbiamo solo visto i vitelli e i maiali (e i cucciolini!). Settimana prossima JeanDeDieu lascerà la fattoria per andare ad abitare col nonno, che è riuscito a ritrovare.
Dopo la visita siamo andati al negozio a comprare veloce dei bauli/scatole di foglie di banano (75`000frw).
Al pomeriggio ci siamo recati dai rifugiati per fare le foto alle galline, alle mucche coi loro rispettivi proprietari e donare ancora qualche vestito ai ragazzi. Abbiamo dato 5`000frw al vecchio signore che aveva mal di schiena per pagare dei medicamenti che gli hanno prescritto e 15`000frw a una donna che aveva mal di denti. Incredibile come stava meglio il signore! Ci ho messo un attimo a riconoscerlo poiché adesso riesce stare ben dritto: ne siamo davvero felici!
Gabriella ha dato 20`000frw al signore che ha comprato e portato ai rifugiati le mucche e le galline perché è stato in giro un paio di giorni. Inoltre, abbiamo dato a Costance 600’00frw per comprare le capre e 5`000frw per il trasporto fino a Rutongo. La piccola casetta di due locali (840`000frw) e la stalla per le mucche (4`200`000frw) sono a buon punto: i lavori in Ruanda vanno molto in fretta! Paese lento? Non direi.
Abbiamo anche acquistato delle bambole (piccole e grandi, 40`000frw) da vendere.

SABATO 23:
Al mattino abbiamo fatto un salto a sviluppare alcune foto (3`600frw) dei bambini con le galline e il pane cosicché potevamo spedirle. Poi siamo andati al foyer di Remera per incontrare Jeannette, per portare degli avocado della fattoria, dare dei vestiti per Prince e Lucky e degli asciugamani per tutti. Abbiamo dato 5`000frw per comprare dei catini nuovi.
Dopo siamo stati alla posta per spedire tutte (più o meno) quelle buste che ci hanno fatto sudare tanto! 
A pranzo Dominique ci ha portato in un hotel carino a Kigali, è stato davvero piacevole nonostante abbiamo aspettato abbastanza per ricevere i piatti. Quando siamo usciti dall’hotel abbiamo visto degli sposi (in Rwanda il giorno dei matrimoni è il sabato): lei era stupenda! Siamo tornati a casa un pò stanchi ma soddisfatti!
Nel pomeriggio Josianne ed io abbiamo preso un taxi e siamo andate a fare un giro nei negozietti per fare qualche acquisto, sia personale che per l’associazione. È stato molto bello girare per la città, le persone sono gentili e non sono (fortunatamente) assillanti. In un negozio dove Gabriella è conosciuta (poiché è una cliente abituale) il proprietario mi ha offerto una bevanda perché era la prima volta che venivo lì ed in Ruanda quando ti offrono da bere/mangiare bisogna accettare!

DOMENICA 24:
Oggi è una giornata splendida! In mattinata siamo andati nella vecchia casa di Dominique, dove abbiamo visto due belle carte geografiche di una volta, le fotografie di famiglia e anche due tori. Abbiamo poi fatto una bella passeggiata di un’oretta, faceva caldo e il sole picchiava ma è stato magnifico camminare in mezzo alla natura. Per strada incontravamo degli abitanti coi quali Dominique parlava e discuteva. Siamo tornati a casa per pranzare e riposare: questa che sento è una stanchezza piacevole.
Alla sera siamo usciti a mangiare una pizza da Dionigi con degli amici di Gabriella: Mauro, sua moglie e il figlio di 11 anni.

LUNEDÌ 25:
Purtroppo è capitato: il Malarone ha colpito il mio intestino ed è meglio che almeno stamattina resto a casa per riprendermi un pò. Intanto Gabi e Josianne vanno a comprare gli ultimi francobolli (16`780frw), s’incontrano con Hilarie per poi andare al foyer, incontrare Vedaste e andare a Busenza.
Dopo pranzo siamo andate al centro commerciale (Nakumat) vicino a casa per acquistare con Hilarie dei computer a due ragazzi. Mentre loro erano occupati a sceglierli e comprarli (533`000frw), Josianne ed io abbiamo fatto un salto al supermercato. Abbiamo poi aspettato l’uomo che ci ha portato i biglietti natalizi decorati a mano con le foglie di banano (30`000frw).

MARTEDÌ 26:
Siamo andate alla fattoria per vedere Augustin per chiedergli delle cose, per vedere come stava Bizimana (meglio, per fortuna) e per controllare se Hassan (che è venuto da Remera per lavorare per ricambiare il favore che paghiamo la scuola a suo nipote Prince) stava effettivamente lavorando. JeanDeDieu ci ha dato della verdura: carinissimo!
Dopodiché abbiamo fatto ancora un salto in banca e poi ci siamo recati in un piccolo ma carino ristorante italiano dove avevamo appuntamento con Tante Imaculé. è molto carina, gentile e alla mano.
Nel pomeriggio abbiamo fatto delle compere al mercato per un totale di 153`000frw; hanno degli oggetti deliziosi!

MERCOLEDÌ 27:
Siamo partiti con Hilarie verso Rutongo, dove ho poi lasciato il mio posto in auto a Costance e sono salita a piedi con una ragazza che lavora in panetteria fino al centro nutrizionale. Lì abbiamo distribuito le mutande ai bambini e dato un cioccolatino a testa: erano felicissimi! Son poi tornata al centro delle vedove dove abbiamo ritirato i sacchetti che abbiamo fatto ricamare (40`000frw), preso il pane per casa e dei pacchetti di biscotti per il pic-nic che faremo domenica alla fattoria. Abbiamo comprato anche del pane (3`000frw) da distribuire alle persone che erano arrivate con le capre che li abbiam comprato per fare delle foto. Siamo poi saliti a casa di Costance per pranzare: tutto assolutamente squisito! Mi mancherà la semplicità e la bontà del cibo. Replicherò le ricette ma la parte complessa è trovare il sapore della genuinità negli ingredienti svizzeri, che hanno un gusto differente da quelli ruandesi.
Prima di ritornare a casa abbiamo comprato delle altre borse di banano (26`000frw) e del sapone (10`000frw). La pioggia incombeva minacciosa quindi siamo subito scesi da Rutongo, ma prima una tappa superveloce a fotografare un campo di caffè!

GIOVEDÌ 28:
Oggi è una giornata di compere! Abbiamo preso le cartoline di carta riciclata fatte a mano e un pò di spesa per casa. Dopo pranzo siamo ancora andati a Kigali per comprare ancora altra merce da vendere ai mercatini (130`000frw) e al Nakumat (centro commerciale) a comprare un natel (15`000frw) a JeanDeDieu come regalo, visto che domenica parte dalla fattoria e soprattutto perché ha sempre lavorato sodo ed è un bravo ragazzo. Alle 17 è arrivato a casa per salutare il senatore Mucyo con suo figlio: supersimpatici!

VENERDÌ 29:
Finalmente è arrivato il momento: andiamo nella savana! Sveglia alle 5, colazione e si parte per la regione di Nyagatare, che si trova all’estremo nord-est del paese! Dopo all’incirca due ore ci fermiamo a casa di Mupenzi, dove abbiamo dato le mutande ai bambini, degli asciugamani e dei soldi. Questo ragazzo ha avuto due gemelli dalla sua ragazza, ma non erano ancora sposati! Lei, dopo l’allattamento, gli ha lasciato i figli ed è tornata dalla famiglia. Per poterla sposare deve dare a suo padre due mucche di razza (che costano!) così poi lei potrà andare a vivere con lui. Mi domando se ci riuscirà, chissà…
Poi siamo andati al centro di Abbé Patrice e, mentre lo aspettavamo, abbiamo fatto un giro e visto delle capre (ce n’erano alcune con un manto differente dal solito!), un tacchino e la cappella. Ci hanno gentilmente offerto del caffè e abbiamo caricato in auto le scarpe e le divise da distribuire poi agli sfollati della Tanzania che ora vivono nel Nyagatare. Quando Abbé Patrice è arrivato ci ha portati a vedere una pompa dell’acqua che stanno costruendo: cisterna (di 2’400L che si riempie in 2 ore) più una fontana per le mucche e una per le persone. Dopodiché siamo andati dai rifugiati per distribuire le divise scolastiche e le scarpe ai bambini. Abbiamo saputo che non mangiano da giorni e la cosa incredibile che mi colpisce sempre è che non si sentono bambini (ma nemmeno gli adulti) piangere o lamentarsi dalla fame. Abbiamo dato ad Abbé Patrice 100`000frw per poter comprare qualcosa da mangiare per gli sfollati (sono all’incirca 54 famiglie) e 4`800`000frw per rinforzare due case.
Siamo poi tornati a casa: è stato bello e interessante, come sempre d’altronde!

SABATO 30:
Stamattina si resta a casa perché è l’Umuganda: è tutto chiuso e, eccezioni a parte, non si può circolare. Dura solo tutta la mattinata ma alcuni negozi, uffici,… rimangono chiusi tutto il giorno. L’Umuganda cade ogni ultimo sabato del mese e sono dei lavori d’interesse generale ai quali si chiede a tutti i ruandesi di partecipare. C’è un incredibile silenzio! Nel pomeriggio abbiamo fatto altre compere per un totale di 82`000frw.

DOMENICA 31:
Oggi è la giornata del consueto picnic alla fattoria! Prima siamo andati a comprare le ultime cose da mangiare in un supermercato e poi ci siamo recati alla fattoria; l’ultimo tratto Gabi, Josianne ed io l’abbiamo fatto a piedi.
Eravamo circa in 30 a fare il picnic: panini al prosciutto e alla salsiccia, pomodori, uova soda, sambusa, avocado e chips ruandesi; come dessert dei biscotti di Rutongo e dei cioccolatini svizzeri! È stato davvero bello! Abbiamo salutato JeanDeDieu che oggi partiva per andare dal nonno: ci mette ben 6 ore! Inoltre abbiamo dato 5`000frw ad ogni lavoratore della fattoria. A Jean De Dieu abbiamo dato l’equivalente di un anno di sostegno a distanza come ringraziamento per l’impegno alla fattoria e per poter avviare un progetto di vita.

LUNEDÌ 1:
Oggi è festivo: la Festa degli Eroi. Al mattino Gabriella e Josianne sono andate all’ambasciata svizzera per presentare un progetto per costruire un’officina a Rutongo e poi sono andate al foyer di Remera. In questi ultimi giorni fa davvero caldo!
Nel pomeriggio è arrivato Abbé Patrice per discutere di alcuni argomenti riguardanti le pompe dell’acqua e le case dei rifugiati.
Per cena siamo stati invitati a casa di Deo, un amico di Gabriella. È simpaticissimo e gentile (fatto ormai usuale qui in Ruanda :) e casa sua è oltremodo stupenda: rotonda, col tetto di paglia come le case tradizionali e ben arredata con gusto e stile africano!

MARTEDÌ 2:
Mi fa strano svegliarmi e rendermi conto che è l’ultimo giorno… Certo, son contenta di tornare a casa ma comunque mi dispiace andarmene.
In mattinata siamo andati alla banca, alla posta a incontrare Hilarie e dal notaio. Dopo siam tornati a casa per prendere tutti e 8 i bagagli (2 a testa, viene con noi in Svizzera anche Dominique!) e ci siamo recati all’agenzia della Bruxelles Airlines per fare già il check-in e avere la carta d’imbarco temporanea: è molto più pratico e veloce che farlo in aeroporto.
Il pomeriggio siamo rimasti a casa, e per fortuna aggiungerei, perché Pinki – la bella cagnolina nera – è spirata. Mi dispiace molto, vedere un animale che muore è davvero tremendo (io poi soffro già a vedere solo un uccellino morto…), ma era molta vecchia e ha vissuto una bella vita felice e questo è importante.
Partiamo da casa verso le 21 e ci rechiamo all’aeroporto di Kigali, la città è tutta illuminata ma una volta non era così: è una città che cambia molto velocemente (secondo i racconti e i ricordi di Josianne, Gabriella e…tutti!). All’entrata vediamo la squadra di calcio del Camerun, pronta a tornare a casa perché squalificata dalla Coppa d’Africa. I controlli prima di imbarcarsi sono due e sono minuziosi! Fortunatamente il viaggio di ritorno non prevede uno scalo, arriviamo per le 6.30 ca a Bruxelles, dove prendiamo la coincidenza per Milano Linate.

Non ho parole per descrivere questo meraviglioso paese e l’incredibile esperienza che ho vissuto e che mai scorderò. Un ringraziamento speciale a Gabriella che mi ha permesso di fare questa esperienza assieme a Josianne, che ringrazio altrettanto per la bella compagnia! Entrambe mi hanno raccontato moltissime storie interessantissime sia personali che riguardanti l’associazione e il Ruanda e spiegato i suoi usi e costumi. Grazie di cuore: è stato bellissimo!
Un grazie sentito anche a Dominique che ci ha ospitato a casa sua e ci ha accompagnate, con molta pazienza ed estrema simpatia, in giro per il paese.