1 Progetto
1.1 obiettivi del progetto
1.2 descrizione del progetto
1.3 indicatori di successo
1.4 risultati attuali
1.5 prospettive di continuità del progetto
1.6 partenariato locale
2 Fasi di realizzazione del progetto
2.1 sopralluogo
2.2 studio fattibilità
2.3 progettazione e preventivo
2.4 autorizzazioni governative e comunali
2.5 inizio lavori
1.1 Obiettivi del progetto
Con la costruzione di queste pompe idrauliche ad energia solare o saranno raggiunti i seguenti obbiettivi:
portare l’acqua alle comunità della savana, nel distretto di Nyagatare una regione nella Provincia dell’ Est per favorire una popolazione al momento di circa 25000 persone.
Questa fascia di popolazione ( figli e discendenti di persone che nel 1959 sono dovute scappare dagli eccidi in Rwanda) è composta in maggioranza da donne con bambini e fino a due anni fa viveva in pace in Tanzania.
Improvvisamente il presidente della Tanzania tre anni fa ha dato ordine tassativo che tutti i Rwandesi, anche se nati e cresciuti in esilio e parecchi ormai di nazionalità tanzaniana, debbanorientrare nel loro paese di provenienza: li ha scacciati, sono stati i derubati di tutti i loro averi,hanno ucciso uomini allevatori che erano al pascolo con le mandrie per derubarli delle mucche… Il Rwanda si è trovato e si trova tuttora così davanti ad una ennesima emergenza: migliaia dipersone da accogliere, nutrire, alloggiare, bambini da scolarizzare.
Le autorità hanno allestito in fretta diversi campi e villaggi di accoglienza dove si sta facendo ilpossibile per dare una dignità di vita a queste persone così duramente provate, in modo dagarantire ad ogni famiglia una casa e un pezzo di terreno da coltivare.
L’ offrire loro una pompa idraulica che possa captare acqua potabile rappresenta un primo importante e urgente intervento: ora l’’acqua è torbida, viene presa dal fiume Akagera strapieno di coccodrilli, o, durante la stagione delle piogge, da pozze dove vanno ad abbeverarsi anche glianimali selvatici. Lo scorso anno un elefante solitario ha ucciso 2 uomini e ferito alcuni bambini.
• ridurre le malattie epidemiche della popolazione;
• ridurre le distanze percorse dalla popolazione per attingere l’acqua;
• contribuire allo sviluppo socio-economico della regione;
• favorire lo sviluppo rurale;
1.2 Descrizione del progetto
Per dare il via a questo progetto si è preso contatto con le autorità locali per uno studio difattibilità e che garantiranno la sorveglianza e la manutenzione che garantirà un perfetto funzionamento, essendo l’acqua un patrimonio di bene comune.
1.3 Indicatori di successo
Gli obiettivi di successo sono ottimali: tutti sono interessati che l’acqua venga erogata, che la qualità di vita venga migliorata, che le condizioni igienico-sanitarie siano dignitose, che la massima fascia possibile di popolazione venga facilitata, senza dover percorrere a piedi lunghe edestenuanti distanze, a volte sotto un sole cocente, che sempre più bambini e ragazzi possano frequentare la scuola.
1.4 Risultati attuali
L’esperienza fatta fino ad ora in Ruanda con altri progetti sviluppati sul territorio, ci ha insegnatoche per la loro progettazione debbono essere coinvolte le autorità locali e governative, mentre l’organizzazione e la gestione degli stessi devono essere eseguiti con i diretti beneficiari, soprattutto coinvolgendo le donne, i veri pilastri della società africana.
1.5 Prospettive di continuità del progetto
Il progetto ha ottime possibilità di continuità nel tempo, essendo tutti consapevoli dell’importanza
dell’acqua e tutti bisognosi della stessa.
Il comitato di gestione locale provvederà a che tutto funzioni nel migliore dei modi e grazie
all’energia solare che farà funzionare la pompa idraulica l’acqua sarà gratuita.
1.6 Partenariato locale
La popolazione stessa e il responsabile del settore di Nyagatare garantiscono la buona riuscita del
progetto.
La responsabilità, la contabilità e gestione dei fondi verrà sostenuta dal signor Emmanuel
Munyampirwa, un volontario ruandese di Insieme per la pace.
2 Fasi di realizzazione del progetto
2.1 Sopralluogo
Sopralluogo sul posto effettuato da parte di Gabriella Caldelari nel mese di febbraio 2011: durante questa missione sono stati presi i contatti con le autorità locali, le autorità governative e la popolazione.Si è cercato un’impresa edile per lo studio del progetto e il relativo preventivo, di cui alleghiamocopia.
2.2 Studio di fattibilità
Si è dovuto prevedere e studiare diverse possibilità per trovare una fonte d’acqua sicura, potabile.
E’ stata trovata la soluzione al mese di marzo 2011.
Dagli scavi in profondità per questa nuova adduzione d’acqua, la sorgente è stata trovata a 80
metri.
2.3 Progettazione
I lavori di progettazione sono stati eseguiti da un’impresa del luogo come pure ruandesi saranno gliesecutori stessi. La popolazione della regione interverrà con lavoro di volontariato come contributo attivo e concreto nell’esecuzione dei lavori. Accanto ad ogni pompa idraulica viene sistemata una cisterna in plastica sollevata su un basamento di ferro in modo che gli animali selvatici non possano rovinarla e possono affiancare 2fontane con 2 rubinetti per fontana e per una popolazione di circa 3000 persone.
2.4 Autorizzazioni comunali e governative
Le autorizzazioni sono state consegnate a marzo 2011
2.5 Inizio lavori
L’inizio dei lavori è datato aprile 2011, il termine della stessa è previsto a giugno 2012 a fine anno 2011 le pompe di Gatete 2 e di Tabagwe sono già funzione.
Per altre 6 comunità si prevede la stessa spesa. Inizieremo i lavori non appena troveremo i fondi necessari.
Prima
Dopo
Budget per ogni comunità Chf 20’500.-
Le 8 comunità sparse nella savana, ex parco nazionale akagera:
Gatebe 2
Tabagwe 1
Rwimiyaga (kabeza)
Rwimiyaga (nyarupfubire)
Nyagatare (bushoga)
Rwempasha (cyenjojo)
Rwempasha (kabare)
Karangazi (ndama)
Totale per le 8 comunità circa Chf 164’000.- per ogni comunità il preventivo potrà variare a dipendenza della profondità dove si capterà l’acqua potabile
Signôra, 17 febbraio 2012
per l’associazione
G. Caldelari, A. Gentilini