Tra pochi giorni rientreremo. Oggi una domenica con maglioncino e calze di lana… Con Josianne ripercorriamo mentalmente questo periodo che abbiamo trascorso in questo amato Ruanda, per assicurarci che possiamo partire tranquille. Abbiamo fatto il possibile: lettere alle madrine e ai padrini spedite con foto e tanto di francobolli appiccicati; organizzato per i primi sei mesi di sostegno a distanza, per gli aiuti agli anziani e per i padrinati collettivi; acquistato 4 terreni e dato i fondi necessari per costruire una casetta ciascuno agli ultimi ragazzi dei nostri ex foyer, dato che tutti gli orfanotrofi ormai qui sono chiusi. Ciò è stato possibile grazie alla vendita di uno di essi. Alcuni tra questi ragazzi li avevo trovati nel 1995 sulle strade. In particolare il più piccolino, prelevato in piena guerra civile in Congo e portato in Ruanda, quando nel 1996 tra echi di spari di fucilate e brontolii di bombe con Mariapia Fanfani siamo entrate, a piedi, nell’Ex Zaire. Ne siamo uscite indenni e con un carico umano di una trentina di ragazzi ruandesi, che per vicissitudini varie legate al genocidio, si erano rifugiati nel confinante Paese. Pecore e caprette tutte quante distribuite, ancora grazie di cuore a chi ha risposto con entusiasmo all’appello di Natale. Nel vasto distretto di Ruilndo, dove Rutongo con i suoi 22100 abitanti ne è un settore, sono rimaste escluse dalla distribuzione duecento settanta famiglie in estrema povertà, che figurano sulla lista delle autorità locali. Abbiamo promesso che anche il prossimo Natale vedremo di sensibilizzare nuovamente sui regali solidali. Per loro possedere un animale rappresenta un sollievo, non solo per il latte che produce ma pure per il concime che offre. La terra non è fertile e regalando loro un animale domestico può partire un nuovo ciclo della loro cultura agricola che comprende produzione di latte ed un arricchimento del terreno.
Il Paese è molto organizzato e controllato, in ogni distretto vengono stillate delle liste, aggiornate ogni anno, di chi vive al di sotto del livello di povertà, di chi ancora non possiede terreno e casa ed è ospite da amici, di chi non possiede cucina o servizi igienici, di chi ha una mucca ma non una stalla per metterla al riparo, tutto é molto chiaro e trasparente. Per esempio per la distribuzione di quest’anno è stato facile non fare preferenze e arrivare dove la necessità era prioritaria, l’elenco dei beneficiari era già bello e pronto, inoltre le autorità comunali e il veterinario erano presenti al momento delle distribuzioni. Per quanto riguarda l’igiene e di conseguenza la salute interviene l’organismo WASH ossia WATER SANITATION HYGIEN, presente in ogni settore dove gli incaricati sono occupati di controllare l’igiene sia personale sia delle abitazioni, compreso lo stato di denutrizione o malnutrizione dei bambini di ogni villaggio, tanto da esserne meravigliate da come ogni aspetto della qualità di vita sia considerata e il più povero tra i poveri non sia escluso.
Prima del nostro rientro anche un lungo giro nella bellissima savana per visitare le nuove pompe idrauliche e pure un incontro col sindaco e l’ingegnere di Nyagatare.
Come conclusione, al nostro rientro, saremo motivati ed impegnati nella raccolta fondi per acquedotti, distribuzione animali, costruzioni di servizi igienici ma anche per offrire due aule scolastiche al villaggio di Budahanda dove avevamo distribuito 100 capi di bestiame e promesso un impianto idrico con acqua potabile. L’unica aula così sovraffollata, con due turni giornalieri di bambini tra elementari e prescolare, due sole insegnanti per tutti quanti ci è rimasta nel cuore.
E allora un caro saluto da Kigali e con la speranza che vorrete sostenerci anche per quest’anno, venticinquesimo anno di fondazione di Insieme per la Pace.
gabriella e josianne
Nelle foto:
1. la vecchia pompa ormai in disuso dove faremo il primo intervento per offrire acqua potabile al villaggio di Budahanda.
2. con Umutoni ormai adulta e madre di due bimbi, che nel 1996 aveva subito un delicatissimo intervento di neurochirurgia al Civico di Lugano, perfettamente riuscito.
3. l’ultima pompa offerta nella savana lussureggiante, grazie alla stagione delle piogge.
4. I banchi di scuola (ben 120) acquistati grazie al mercatino di Natale di Nicole, Aline, Tabata e Sandy.