Dopo l’articolo relativo alle popolazioni che nel 1959 hanno dovuto lasciare il Rwanda, abbiamo ricevuto questo toccante messaggio:
Carissima Gabriella,
sono commossa delle tue parole e opere realizzate. Sai, io facevo parte di quelle persona del 1959 e ti assicuro che abbiamo avuti una vita veramente difficile.
Sono stata pure in Tanzania come in Uganda nei campi profughi, mi ricordo un episodio dolorosissimo, nei campo si sopravvivevamo e si moriva come le mosche.
Dopo una spruzzata di spray anti mosche, bè, la cosa più terribile che mi è rimasto in mente visto che ero piccola fu quella di non trovare le persone in forma x seppellire i morti perchè erano tutti conciati, stremati di fame e sete! la cosa che mi fa male ora è che dopo 52 lunghi anni quelle persone si trovano ancora nella stessa stazione.
Gabriella, grazie e spero che qualcuno ti dia una mano e che questa gente posino vivere almeno in un modo dignitoso. l’acqua è vita e Loro non hanno mai avuto vita!
Ti voglio dare una buona notizia,la bimba Flora Muteteri che è arrivata dal Rwanda è stata operata dal brutto tumore alle ovaie e non solo, ci sono speranze che si salva, i medici sono fiduciosi. Invece per noi ci sembra un vero miracolo! Fra qualche settimana inizierà la chemio-terapia speriamo che ci la possa fare!
Un abbraccio forte
Grace