Lettere padrini

Carissimi
Tra un sopralluogo e l’altro a visitare progetti, con viaggi estenuanti nella savana ad accertarci che le nuove e vecchie pompe idrauliche siano tutte funzionanti, a casa ci siamo impegnate a preparare le lettere per i sostenitori del nostro progetto di sostegni a distanza  con le foto delle bambine e dei bambini adottati. Abbiamo terminato di imbustare le numerose lettere  e ora sono pronte per la spedizione, con questo scritto d’accompagnamento:

Kigali, gennaio 2020

Carissime madrine a cari padrini,

anche quest’anno Josianne mi accompagna, con noi c’è pure Patrizia, di Milano, che già nel 2007 è stata con me in Ruanda. Da quel viaggio ha pubblicato un interessante diario, visionabile in rete: http://patbb.blogspot.com.

Come ad ogni inizio anno siamo impegnate a fotografare, imbustare, appiccicare francobolli per spedirvi le foto dei bimbi e ragazzi che da anni sostenete. Vi ringraziamo di tutto cuore perché grazie al vostro sostegno, la vita per molte persone ha la testimonianza concreta della solidarietà e della fratellanza umana portatrici di dignità e di speranza.
Come già scritto negli scorsi anni, mano a mano che i ragazzi terminano il liceo, i sostegni individuali diminuiscono a favore di aiuti collettivi, in particolare per quei 92 tra nonne/i e bisnonne/i che stanno crescendo nipotini: un contributo mensile per loro molto importante che permette, oltre a un minimo di sussistenza, di migliorare la qualità della loro vita e di dare la speranza per un futuro migliore ai nipoti che accudiscono.

La novità di quest’anno, oltre la visita ai nuovi impianti idrici nella savana, la distribuzione di galline, pecore e capre, la supervisione ai vari progetti, è l’inaugurazione della nuova scuola Itetero Nursey and Primary School alla quale tra il 2018 e il 2019 abbiamo dato un importante contributo.
Iterero significa il luogo dove i bambini si rilassano prima e dopo le lezioni scolastiche.
A Rutongo nel 2016 le suore belghe della Visitazione hanno ricevuto una parcella con un caseggiato appartenente ad un anziano signore belga che vi abitava prima del genocidio e che alla sua morte ha lasciato un legato per ristrutturare la vecchia casa e adibirla a scuola. Pure le suore belghe, dopo il genocidio, non sono rientrate in Ruanda ma nel convento sono rimaste alcune consorelle ruandesi che non sapendo come organizzarsi in merito, hanno chiesto aiuto all’associazione delle “nostre” vedove. Subito e con entusiasmo sono iniziati i lavori ma i soldi ereditati presto terminati… Grazie al nostro/vostro sostegno la scuola è già in funzione con circa 200 iscritti. Lo scopo di questa scuola è di offrire un insegnamento di qualità ai bimbi. La particolarità di questa scuola è che i bambini che la frequentano sono seguiti meglio che negli istituti statali perché il numero di allievi per classe è ridotto e la scuola è pure accessibile a bambini andicappati con accorgimenti speciali per loro.  Altra caratteristica: alla pausa di metà mattina ricevono la “bouillie” e un panino della nostra panetteria perché la maggior parte dei bambini in Ruanda arriva a scuola senza aver ricevuto la prima colazione e la bouillie, una pappa di sorgo addolcita col miele, è molto nutriente e apprezzata; inoltre, due volte la settimana, ricevono un bicchierone di latte offerto dalla moglie del presidente del Ruanda.

Proverbio africano
“Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme.” 

Con i migliori saluti e auguri per un sereno 2020

Gabriella, Josianne e Patrizia

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