Gru coronate

Questa notte alle 02.00 lasceremo questo paese che non cessa mai di stupire, anche per la sua organizzazione e sensibilità, Lhamo è “desolata” di partire.

La scorsa settimana alla radio hanno annunciato, essendo le gru coronate in via di estensione, che tutte la gru coronate in cattività nei giardini, devono essere annunciate all’ufficio del turismo.
A partire da inizio novembre verranno a casa di chi le ha annunciate dei veterinari, verificheranno il loro stato di salute e dopo aver terminato il censimento verranno a ritirarle per riabituarle alla vita in libertà, un periodo di riabilitazione in un luogo protetto e poi via, libere al parco dell’Akagera. Anche nel nostro giardino ne abbiamo 3, una decina di anni fa, mentre stavo guidando, davanti a me c’era una moto con due uomini, quello sul sedile posteriore con un saccone in mano con dentro qualcosa che si muoveva. Sorpasso la moto e la faccio accostare, “che trasportate”? aprono il sacco ed ecco 3 magnifiche teste coronate e 3 paia di occhi azzurri. “Che ne fate?” cerchiamo di venderle. Le ho subito acquistate per liberarle da quella prigionia e portate nel giardino di Emmanuel, che ci ospita. Una soprattutto mi è diventata amica, riconosce la mia voce e mi si avvicina nella speranza che le dia alcuni chicchi di riso.

DSCN0015Da quando ho sentito l’annuncio radiofonico niente più riso, devo staccarmi da lei e prepararmi a darle, questa sera, l’ultimo addio. Ecco, anche questa protezione dell’ambiente, della sua flora e della sua fauna, mi rassicura e mi rallegra, con tutti i problemi del Paese, la sua estrema povertà, la troppo forte crescita demografica, gli sfollati della Tanzania, i profughi del Masisi, ecc…qui ci si preoccupa anche degli animali in via d’estinzione e ci si mobilita per la loro salvaguardia: anche i gorilla di montagna qui sono molto protetti e in crescita, ogni anno i nuovi nati vanno a ripopolare le famiglie dei gorilla e i bracconieri sono scomparsi.

Domani saremo in Ticino, un’ultima retrospettiva su tutto ciò che abbiamo fatto, tutto è sistemato? Le schede dei numerosi bimbi del sostegno a distanza preparate fino a gennaio, data del mio prossimo rientro in Rwanda?
Le due piantagioni di caffé generosamente sostenute da un nostro associato ben organizzate? La cassa malattia a tutti i lavoratori della piantagione, le liste per l’aiuto mensile ai bimbi malnutriti delle vedove facenti parte del progetto?

Con Claudine e Marita l’altro giorno siamo scese a piedi alla II piantagione, tra strapiombi, bananeti e buchi di miniere di bauxite abusive: la risalita è stata proprio impegnativa, quasi da cordata e ramponi, ma il luogo dove ci siamo ritrovate è da mozzafiato. Di gente a lavorare ce n’era moltissima, oltre 200 persone chiamate a fare volontariato per rimpiazzare le piantine che avevano offerto durante il periodo di siccità: alle 50 persone facenti parte del progetto ho dato un piccolo compenso per il Natale che si avvicina, le altre venute ad aiutare sono o sorelle, o zie o nonne di bambini inseriti nel nostro progetto di adozione a distanza. Qui la solidarietà è tangibile, tutti lavoravano insieme. Bellissimo vedere così tanta gente in armonia, disponibile e attiva, le etnie riappacificate, vittime e carnefici del 1994 insieme per un bene comune… chi stava zappando per mettere le nuove piantine, altre terminavano di fare le terrazze anti erosione, altre innaffiavano, i lavori procedono velocemente.

DSCN0781Ieri un ultimo viaggio nella savana perché ancora rimaneva da distribuire in due nuovi villaggi, a 292 bambini scacciati dalla Tanzania, uniformi e materiale scolastico. Qui in Rwanda il tasso di scolarizzazione è quasi al 100 per 100, unica eccezione la regione della savana dove il tasso scende al 70 per cento circa perché i nuovi rimpatriati per lo più ex allevatori, non tutti erano sensibilizzati alla scolarizzazione ed è per questo che avevo fatto richiesta a una fondazione di Lugano, un sostegno per uniformi e altro materiale, proprio per invogliarli a frequentare la scuola.

P1020199Conclusione? tra poco il rientro, quando parto dal Ticino per venire in Rwanda mi vien detto beata te, buone vacanze ( vacanze?….),

quando parto da qui per il rientro mi vien detto: buone vacanze (vacanze?…), e chi si occupa della raccolta fondi?

 

Ri-buone vacanze a me e ri-saluti a voi

gabriella

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