Carissimi,
quest’anno, a metà febbraio, in previsione dell’arrivo del coronavirus, ci è stato richiesto dalle autorità del municipio di Nyagatare, nella provincia dell’est del Ruanda, la fornitura di cisterne per 15 centri scolastici di scuole secondarie, in modo che ogni allievo abbia la possibilità di lavarsi le mani; grazie a un nostro sostenitore siamo riusciti tempestivamente ad attuare questa richiesta.
Nel Paese la pandemia è gestita molto bene tanto che in data 30 giugno, ieri, i Paesi dell’Unione Europea hanno deciso di riaprire le frontiere dell’UE e dell’area Schengen ai viaggiatori provenienti da una lista di 15 Paesi e tra questi Il Ruanda.
Il governo ruandese, che è riuscito a contenerla con regole molto severe, ha deciso di limitare il numero di allievi per classe a 25 (ora sono tra i 50 e, in alcuni centri scolastici, pure 70).
Per questo progetto, il governo ha chiesto ed ottenuto un prestito di 200 milioni di dollari dalla Banca Mondiale per la costruzione di 22’500 aule scolastiche. I lavori di costruzione sono iniziati subito in previsione della riapertura delle scuole in settembre, ora chiuse dalla metà di marzo.
Il ministero dell’educazione chiede solidarietà a tutta la popolazione ruandese per provvedere alle infrastrutture.
Le autorità della regione dell’Umutara, comune di Nyagatare dove, dal 2011, stiamo fornendo pompe idrauliche ad energia solare, ci hanno richiesto la possibilità di poter continuare il nostro importante sostegno ed offrire 43 cisterne, una per ogni nuovo centro scolastico.
Il costo di una cisterna è di CHF 1’500.- con trasporto, posa e messa in funzione.
Le autorità comunali si impegnano a riempirle d’acqua potabile con autobotti adatte alla distribuzione.
Nella speranza che vorrete sostenerci per questo nuovo progetto, ringraziamo per l’attenzione e porgiamo i nostri migliori saluti
Gabriella e Josianne