Rieccoci in Rwanda

Carissimi
ed eccoci da quasi una settimana, frenetica, qui in Rwanda.

Lily e Priska sono con me, Alessandro, arrivato prima di noi, è rientrato sabato sera a Berna.

Accolte da questo splendido Ruanda ci siamo messe subito al lavoro con buon impegno e in questi pochi giorni ormai visitato la metà dei nostri progetti: staremo qui solo ancora una settimana e il lavoro certo non manca.

Venerdì scorso Lily e Priska hanno vissuto l’ avventura tra i gorilla di montagna e sul vulcano Muhabura hanno visitato la famiglia Amahoro ( Pace).
Ieri l’impatto con la crudeltà del genocidio visitando al mattino la chiesa cattolica di Nyamata dove persero la vita circa 10.000 persone con il memorial adiacente dove sono sepolte oltre 45.000 vittime, al pomeriggio la visita al Kigali Memorial Center con i suoi 250.000 cadaveri, dove viene documentato l’impatto del colonialismo, la strada verso il genocidio, l’ideologia razzista e la divisione delle classi.

Oggi levataccia prima dell’alba per andare ad immergerci tra sfollati e rifugiati nella sempre splendida savana, in questo periodo particolarmente verdeggiante essendo la stagione delle piccole piogge. Una veloce visita alla famiglia di maman Mupenzi che accoglie numerosi bimbi tra nipotini e orfani e veniamo raggiunti da Abbé Patrice che ci accompagna nel seguito della giornata. Proseguiamo per ore sulla strada sterrata e raggiungiamo una delle nostre pompe idrauliche che serve un nuovissimo villaggio di sfollati per i quali, nel corso di quest’anno, abbiamo organizzato una stalla comunitaria e distribuito 41 mucche; ritorneremo da loro tra alcuni giorni per far fede alle nostre promesse di regalare una mucca ad ogni famiglia, le famiglie sono 79 e il costo di una mucca si aggira tra i CHF 500.-e 700.-. Ecco un buon esempio di regalo solidale nell’imminenza del prossimo Natale: aiutarci a contribuire all’acquisto di mucche o capre, anche con piccole offerte che saranno sempre ben gradite e apprezzate. Terminiamo questa visita con la distribuzione di vestiti per i numerosi bimbi.
Proseguiamo il viaggio: pista di terra rossa tra acacie, arbusti e sterpaglie per visitare l’ultima pompa idraulica offerta a luglio con la collaborazione concreta di Filippo, il nostro maratoneta, che serve un altro sperduto villaggio dove vivono 1.250 famiglie. Dalle autorità locali ci era stata richiesta la nostra disponibilità ad arredare e rendere funzionale il centro di sanità di Gatebe. Il nostro intervento ha portato un concreto miglioramento della qualità della vita di queste persone che vivono nella miseria più assoluta. Gli infermieri del centro ci assicurano che infezioni e vermi intestinali sono calati nettamente. Alla struttura si recano giornalmente una cinquantina di utenti, ogni mese vengono effettuate circa 500 vaccinazioni ai bimbi e i parti sono numerosi, tanto che il progetto iniziale è stato modificato ed è stato ampliato con una seconda sala parto.
Dopo questa giornata intensa, stanchissime, rientriamo su Kigali.

cari saluti gabriella, lily e prisma

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